Lunedì 25 novembre, presso l’Hub di Tolve, si è tenuto un evento speciale dedicato ai giovani e all’imprenditorialità nell’ambito del progetto Goodbye Neet. Il focus dell’incontro è stato il sostegno alla Blue Economy, un settore innovativo che offre ai giovani opportunità concrete di crescita e sviluppo.
I saluti istituzionali hanno aperto la giornata, con interventi di Renato Martucci, consigliere del Comune di Tolve, Federica D’Andrea, vicesindaco del Comune di Potenza (capofila del progetto), Francesco Mollica, sindaco di Venosa, e Rocco Danilo Russo, assessore del Comune di Tolve.
Nella sessione dedicata alla descrizione del progetto e ai risultati attesi, Giuseppe Romaniello, dirigente UD Servizi alla Persona del Comune di Potenza, e Giuseppe Paternò, presidente della Fondazione ITS Academy Basilicata, hanno illustrato le opportunità e i vantaggi che il progetto offre ai giovani NEET. Antonio Candela, coprogettista e manager della comunicazione, ha evidenziato come il progetto sia pensato per coinvolgere direttamente i giovani, fornendo strumenti concreti per l’avvio di attività imprenditoriali.
Un punto cruciale emerso durante l’incontro è stato il ruolo strategico che questi hub rappresentano per le aree rurali, in particolare quelle come il Comune di Tolve, che affrontano sfide legate all’alto tasso di spopolamento e alla mancanza di opportunità per i giovani. In queste zone, spesso prive di reti strutturate e risorse dedicate, gli hub fungono da veri e propri motori di innovazione e inclusione sociale. Attraverso un approccio multidimensionale, riescono a connettere i giovani con le opportunità lavorative ed educative offerte da progetti come Goodbye Neet, incentivando la creazione di reti locali e la valorizzazione delle risorse del territorio.
Gli hub, infatti, non sono semplici spazi fisici, ma luoghi di condivisione di idee, know-how e relazioni, capaci di generare un impatto positivo a lungo termine. Grazie al coinvolgimento di amministrazioni locali, esperti del settore e partner privati, si crea un ecosistema in cui i giovani possono sviluppare competenze, rafforzare il loro senso di appartenenza al territorio e intravedere un futuro professionale possibile senza dover abbandonare le proprie radici.
Nicola Vetrone, presidente del GAL LUCUS Esperienze Rurali, ha esplorato le potenzialità della strategia ANCI, sottolineando come questi modelli di sviluppo territoriale siano fondamentali per trasformare le sfide delle aree rurali in opportunità di crescita. Le strategie messe in campo da Goodbye Neet non si limitano a combattere l’abbandono del territorio, ma promuovono una rinascita economica e sociale, puntando sulla creatività e sull’intraprendenza dei giovani, che diventano veri protagonisti del cambiamento.
La giornata si è conclusa con un vivace momento di confronto tra amministratori, partner e giovani partecipanti. È emerso chiaramente come il progetto rappresenti un’ancora di speranza per chi vive in territori marginalizzati, garantendo accesso a strumenti formativi, consulenze personalizzate e un ambiente di supporto in cui trasformare le idee in realtà imprenditoriali.
Lascia un commento